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Disegniamo sul Prato
Un laboratorio di progettazione partecipata nel quartiere Prato-Stazione
Il Laboratorio di progettazione partecipata Prato-Stazione si è occupato affrontare i problemi di una parte di città in cui la comunicazione fra cittadini e istituzioni si era indebolita e in cui le condizioni complessive di abitabilità risultavano poco soddisfacenti e soggette ad un degrado progressivo.
L’attività del Laboratorio, svolta presso la scuola elementare “Mazzini” (luogo simbolico per gli abitanti del quartiere), si è articolata in due momenti.
In una prima fase, scandita da tre incontri nei mesi di novembre e dicembre 2004, sono stati attivati percorsi di conoscenza approfondita del quartiere Prato (attraverso l’interazione di gruppo e “faccia a faccia”, passeggiate guidate, questionari, mappatura dei principali disagi, ricostruzione delle vicende legate alle trasformazioni urbane del quartiere, sopralluoghi tecnici dedicati ad approfondire gli usi contemporanei dello spazio della strada).
La seconda fase di lavoro, tra febbraio e marzo 2005, è stata dedicata alla proposizione e discussione di alcune soluzioni progettuali.
Nel corso della prima fase le letture interpretative (delle pratiche d’uso e delle percezioni odierne degli abitanti, della memoria collettiva e della storia lunga del quartiere, delle trasformazioni urbanistiche in atto o di prossima attuazione) hanno consentito di riconoscere alcuni caratteristici “ambienti dell’abitare”, nonché insiemi di temi e problemi relativi a ciascuno di essi.
L’interpretazione degli ambienti ha condizionato la definizione degli orientamenti progettuali fondamentali per l’assetto urbanistico del quartiere (nella seconda fase), che possono essere così sintetizzati:
> confermare il ruolo di asse urbano di scorrimento per via XXIV Maggio e, al contempo, riorganizzare gli spazi necessari alla sosta dei veicoli ed alle pratiche pedonali;
> trattare in maniera differenziata le strade trasversali rispetto alla via di scorrimento, attribuendo prevalenza agli usi pedonali;
> coinvolgere nel processo di riqualificazione del quartiere spazi e percorsi oggi residuali ampliando le possibilità di fruizione pedonale e lenta del quartiere;
> provvedere alla ristrutturazione di alcuni “luoghi notevoli” del quartiere conservandone il carattere introverso.
Gli orientamenti generali a loro volta sono stati tradotti in disegno mediante l’indicazione di un insieme di soluzioni progettuali tecnicamente pertinenti.
L’ordine di priorità degli interventi previsti dal progetto di riqualificazione elaborato dal Laboratorio è stato formalizzato in un cronoprogramma impegnativo per l’Amministrazione.
Al Laboratorio di progettazione partecipata hanno partecipato attivamente i cittadini, le associazioni, i titolari di attività economiche.
Hanno collaborato alla programmazione delle attività ed alla comunicazione del progetto l’Assessore ai Lavori pubblici; i rappresentanti delle circoscrizioni; l’Ufficio partecipazione del Comune di Jesi.
Andrea Di Giovanni, Giovanni Ginocchini e Paola Savoldi (con la collaborazione di Luca Rossini) hanno istruito e coordinato il processo di coinvolgimento dei soggetti locali, condotto le indagini e prodotto letture interpretative del contesto traducendo in termini progettuali alcune delle principali domande espresse dai cittadini. Infine la Società di ingegneria “Sintagma s.r.l.” ha collaborato ad individuare le soluzioni viabilistiche. |